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Monte Tantané - Val D'Ayas

 

   

 

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Il monte Tantané è situtato sullo spartiacque tra la Val d'Ayas e la Valtournenche, l'accesso a questa bella e panoramica vetta avviene dalle due valli. Il Tantané la possiamo considerare la vetta gemella del Monte Zerbion, anche se panoramicamente lo Zerbion è in posizione migliore. Sulla cima sufficientemente larga, è stata posta una caratteristica croce di acciaio.

In questa escursione, viene proposta la salita per la cresta est che proviene dalla Val d'Ayas. La salita al Monte Tantané, è riservata ad escursioni esperti, in quanto la cresta da percorrere in alcuni punti è esposta ed inoltre il dislivello supera i mille metri.

Dalla vetta si può ammirare a nord in posizione privilegiata il Cervino, e il Monte Rosa, mentre in tutte le altre direzioni, le più importanti vette valdostane, tra cui il Monte Emilius a sud ovest e la valle centrale di Aosta.

 
   

 

  La vetta del Tantané con il Monte Rosa sullo sfondo Il Cervino visto dal Tantané
     
 

SCHEDA ESCURSIONISTICA

 
     
LOCALITA': Barmasc - Antagnod - Val d'Ayas (AO)  
PARTENZA: Barmasc parcheggio vicinanze maneggio al Pian delle Dame  
ARRIVO: Monte Tantané  
QUOTA PARTENZA: 1897 m s.l.m.  
QUOTA ARRIVO: 2733 m s.l.m.  
DISLIVELLI: 836 m  in salita  
TEMPO DI PERCORRENZA: 2 h 30 min  
DIFFICOLTA': EE  
ATTREZZATURA: Abbigliamento e calzature da escursione  
TIPO DI PERCORSO: Percorso su sentiero ben tracciato e segnalato fino al Colle Portola, poi tracce di sentiero e percorso interamente in cresta  
DESCRIZIONE:

La partenza per la salita al Monte Tantané avviene dall'ampio parcheggio alla fine della strada dell'abitato di Barmasc, posto appena sopra la nota località di Antagnod. Il tratto iniziale del percorso, fino al Colle Portola, è identico a quello che porta al Monte Zerbion.

Si parte perciò dal parcheggio imboccando il sentiero che si inoltra e sale nel bosco ai piedi della lunga cresta spartiacque posta a est dove si trova il Portola e lo Zerbion. Il sentiero bello largo porta al Piano delle Dame, che si attraversa per intero fino a risalire di nuovo lungo il sentiero che ritorna per un altro tratto nel bosco sopra la piccola piana. Sempre con buona pendenza si risale il lungo fianco della montagna, fino a portarsi sotto il Colle Portola, dove risalendo il sentiero a zig zag con maggiore pendenza si raggiunge finalmente il colle. In questo ultimo tratto, bisogna prestare molta attenzione, specie in discesa, in quanto il terreno è molto scivoloso. In ogni caso il sentiero è stato migliorato con alcuni gradini in pietra.

Dal Colle posto a 2400 metri, si trova il palo con i cartelli sentieristici, dove noi seguiamo la direzione  che ci indica per il Monte Tantané, segnato come EE; il sentiero alla nostra destra. Si percorre la facile e semi pianeggiante cresta erbosa in direzione nord, dove al momento non vi è esposizione in quanto e piuttosto comoda e larga e si può restare qualche metro più a lato del bordo. Lungo il cammino, si nota comunque lo strapiombo verso la Val D'Ayas e la bella e pittoresca vista del Monte Rosa. Si passa a fianco dei grossi ripetitori dove una volta superati si incrocia la strada carrozzabile di servizio.

Da qui il nostro sentiero risale la piccola e corta crestina alla nostra sinistra che rapidamente ci porta di fronte una piccola elevazione che traversiamo sul fianco sinistro. Superata questa piccola "montagnetta" si può scegliere se seguire il percorso di cresta per intero, o passare poco più sotto lungo un sentiero più comodo e meno esposto. Il primo in pratica risale la cresta e passa in mezzo ai due gendarmi di pietra, mentre il secondo ci passa di fianco e decisamente più in basso. In ogni caso i due percorsi si ricongiungono all’altezza del Colle Tantané, dove inizia la cresta di salita alla cima in direzione ovest.

Nel nostro percorso abbiamo scelto di passare in andata per il sentiero più basso che seguendo il fianco della cresta che prosegue in direzione nord verso il Colle Tantané. Il sentiero ogni tanto risale verso la cresta, ma restando sempre abbastanza riparato dallo strapiombante versante est. Superata la parte bassa dei due gendarmi, si arriva ad una conca detritica, dove al di sotto giace ancora un antico ghiacciaio. Si risale questa conca in direzione del Colle Tantanè su sfasciumi e terreno friabile fino a raggiungerlo.

Da qui si prosegue interamente sulla cresta superando alcuni brevi passaggi con discreta esposizione. In questo tratto il punto più pericoloso è costituito da una affilata gobba della cresta dove bisogna procedere con i piedi sui due versanti. Questo tratto e lungo circa due o tre passi, ma bisogna fare molta attenzione in quanto molto esposti. Ridiscesa questa breve gobba si continua a risalire la cresta fino alla ripida parte terminale che ci porta in vetta.

Per la discesa è possibile percorrere lo stesso percorso sopra descritto oppure percorrere il vecchio interamente in cresta, con maggiore esposizione. Data l’esposizione è preferibile percorrere sempre il nuovo sentiero che evita per gran parte della cresta. In ogni caso si percorre a ritroso lo stesso percorso di andata fino al Colle Tantané dove, invece di scendere verso la conca detritica, si prosegue in direzione sud lungo la cresta, puntando verso i due gendarmi in pietra.

Raggiunte le due grosse rocce  si passa in mezzo ad esse ridiscendendo brevi tratti di roccia di I° grado. La roccia che compone questa cresta è molto friabile, bisogna quindi prestare attenzione ed evitare di muovere molti massi. Superato questo tratto ci si ricongiunge con il percorso di andata per ridiscendere verso Barmasc.

Per chi ha ancora gambe e fiato, raggiunto il Colle Portola, si può raggiungere la vetta gemella dello Zerbion.

 
La partenza da Barmasc
Il sentiero verso il Colle Portola
Il Colle Portola
La fine della comoda cresta e l'incrocio con la carrabile che arriva da Valtournenche
Il passaggio del fianco della cresta
Una breve risalita in cresta, di fronte i due gendarmi
Passati sotto i gendarmi, si arriva alla conca detritica
Ripresa la cresta dal Colle Tantané si raggiunge il punto più critico

La continuazione della cresta e la vetta

Nel ritorno i due Gendarmi di fronte a noi Il passaggio in mezzo ai due giganti di pietra L'ultimo tratto di cresta, poi ci si ricongiunge con il sentiero di andata