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Monte Emilius 3559 m s,l,m.- Charvensod - Aosta

Escursione del 29/07/2007

   

 

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Il Monte Emilius è la montagna dei Valdostani, sopratutto degli abitanti di Aosta, in quanto il suo versante più impervio, quello nord è rivolto sulla bella città montana. La salita dal versante sud è la via normale che permette di raggiungere la cima senza grosse difficoltà alpinistiche. E' da considerarsi comunque di tipo alpinistico per la quota e il percorso per gran parte su sfasciumi e massi in ambiente di alta montagna.

La sua particolare posizione, lascia il percorso di salita sempre piuttosto sgombero dal ghiaccio e dalla neve già dalla tarda primavera, in estate la neve è assente.

La salita al Monte Emilius richiede un buon allenamento e buone gambe, in quanto il dislivello dal rifugio è di circa 1000 metri. Sopratutto il tratto finale che porta in cima è impegnativo data la quota e il percorso che richiede spesso l'uso delle mani per maggiore equilibrio.

C'è da far notare che alcuni alpinisti ed escursionisti accaniti, riescono a salire questa cima partendo dalla piazza Chanoux di Aosta nelle primissime ore del mattino per poi ritornare in serata sempre in piazza Chanoux, con un dislivello complessivo di salita di 3000 metri e altrettanti in discesa.

 
   

 

  Il Monte Emilius La Madonnina sulla vetta del Monte Emilius
     
 

SCHEDA ESCURSIONISTICA

 
     
LOCALITA': Charvensod - Aosta (AO)  
PARTENZA: Rifugio Arbolle  
ARRIVO: Monte Emilius  
QUOTA PARTENZA: 2496 m s.l.m.  
QUOTA ARRIVO: 3559 m s.l.m.  
DISLIVELLI: 1063 m  in salita e discesa + discesa dal rifugio al Lago di Chamolé con altri 332 m (totale discesa 1395m)  
TEMPO DI PERCORRENZA: 3h per la salita dal rifugio  
DIFFICOLTA': F  
ATTREZZATURA: Abbigliamento e calzature da alpinismo. Ramponi, picozza, corda, imbragatura possono essere utili ad inizio primavera.  
TIPO DI PERCORSO: Percorso inizialmente su sentiero ben tracciato e segnalato, poi su sfasciumi, terreno detritico e passaggi molto semplici di arrampicata su roccia su grossi massi.  
DESCRIZIONE:

La partenza per la salita al Monte Emilius dalla via normale sud avviene dal Rifugio Arbolle.

Si segue il sentiero a sud dal rifugio, lo stesso che conduce al Lago Gelato. Si costeggia il laghetto sottostante il rifugio, poi il piccolo torrente per un breve tratto, fino ad incrociare il sentierino sulla sinistra che risale la conca verso il colle in direzione sud ovest.

Il percorso rimane sempre su sentiero, lasciando alle nostre spalle il piccolo torrente del Lago di Arbolle, che con una moderata salita ci porta in quota verso il colle di fronte a noi. Il sentiero è segnalato con il numero 102. Mano a mano che si prende quota, è visibile sulla destra delle nostre spalle la Testa del Ruthor, con il suo ghiacciaio in rapido ritiro.

Raggiunto il primo colle, ci si trova in un piccola zona semi pianeggiante, contornata dai pendii detritici delle cime circostanti. Il Monte Emilius, da qui, è ben visibile e si può notare la sua via di salita per il fianco sud insieme al Passo dei Tre Cappucini, tre piccole torrette di roccia alla destra della via sud.

Si segue sempre il sentiero 102 che attraversa questa zona pianeggiante fino a raggiungere la base del colle di fronte a noi. Si risale il colle composto da terreno detritico, che da questo punto in poi sarà dominante fino alla base della parete del Monte Emilius.

Risalito il colle con una moderata salita, si raggiunge in breve il Lago Gelato, dove si può effettuare una breve sosta fotografica.

Si passa il laghetto, seguendo questa volta il sentiero 8 e si risale il piccolo colletto sottostante il Passo dei tre Cappucini. Raggiunto il piccolo colle sopra il lago si ridiscende di poco per attraversare il piccolo valloncello tra il colletto del Lago Gelato e il passo fino a raggiungerne la base.

Da questo punto il percorso è interamente su sfasciumi e grossi massi, dove in alcuni casi è necessario superarli con semplicissimi passi di arrampicata. Si raggiunge così il Colle dei Tre Cappuccini che fa da collegamento tra la Conca di Arbolle e la Conca Les Laures sotto il versante est del Monte Emilius.

Dal Passo dei Tre Cappuccini, è possibile seguire due percorsi paralleli tra loro per raggiungere la vetta. Uno su una traccia di sentiero spesso interrotta da sfasciumi che si trova restando più verso destra rispetto al passo, l'altro più diretto e tecnico, che percorre la cresta sud interamente su sfasciumi e grossi massi superabili con passi di arrampicata fino al II° grado. Per la salita è preferibile percorrere la via di cresta, in quanto non ci sono punti esposti che richiedono l'assicurazione con la corda e nello stesso tempo velocizzano l'ascensione, rendendola anche più divertente. Il percorso di cresta è segnalato da diversi ometti di pietra, anche se spesso si segue la via più semplice per superare i massi più grossi. Dal Passo dei Tre Cappucini fino alla vetta ci sono circa 300 metri di dislivello.

L'ultimo tratto di cresta, solo pochi metri, si addolcisce di più portandoci velocemente alla cima.

La cima del Monte Emilius è una affilata cresta rocciosa che da est va degradando verso ovest, dove incrocia la via ferrata sul versante Nord-ovest. La parete nord del Monte Emilius è strapiombante su Aosta, mentre il versante sud rimane più dolce, ma sempre abbastanza esposto sopra il Lago Gelato. La vista è a 360° su tutta la Valle D'Aosta e sono visibili tutte le cime della valle e una piccola parte di pianura franco-svizzera.

 
L'inizio del percorso dal rifugio.
Il sentiero inizlmente e per un breve tratto costeggia il torrente
Lasciato il torrente alle spalle ci si dirige verso il colle per risalirlo
La parte finale del primo colle che porta poi al tratto semipianeggiante
Il piccolo colle, composto per la maggiore da terreno detritico, antecedente il Lago Gelato. Si notano sullo sfondo L'Emilius e più a destra il Passo dei Tre Cappuccini
Il Lago Gelato

Proseguendo lungo la traccia di sentiero, si risale il piccolo colle.

I grossi massi da superare per raggiungere il Passo dei Tre Cappuccini Lasciato il passo alle nostre spalle si risare la cresta composta da grossi massi e terreno detritico. In alcuni punti occorre superare semplicissimi passaggi di I° - II° La vista verso est dalla cima del Monte Emilius