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Grignetta - Cresta Segantini

Salita del 11/10/2009

   

 

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La Grignetta ha diverse vie di salita oltre alla normale, la più alpinistica e varia come ambiente è la Cresta Segantini. Questo itinerario alpinistico è tra i più conosciuti e frequentati della zona, ed è stato dedicato ad il pittore Giovanni Segantini, che varie volte dipinse le Grigne nei suoi quadri. La prima ascensione completa è stata fatta nel 1905 da Moraschini, Rossini, Clerici e Casiraghi, dopo che negli anni prima è stata esplorata da molti altri alpinisti famosi della zona.

Questa via di salita non ha difficoltà tecniche elevate, ma richiede una buona esperienza in progressione e di valutazione del percorso, in quanto spesso si deve scendere in arrampicata in ambiente severo. Il grado di difficoltà è valutato in passaggi di II° e III°, con un solo passaggio di IV° all'inizio della via. Inoltre ci sono due intagli tra i torrioni da saltare in spaccata, dove è necessario avere assenza di vertigini. Nei punti più critici sono presenti dei fittoni resinati, ma l'intera via non ha protezioni intermedie, quindi è da attrezzare a seconda delle proprie capacità. Lungo il percorso sono presenti diverse clessidre e spuntoni di roccia oltre che a fessure varie per piazzare ancoraggi provvisori.

Lo sviluppo della via è di circa 500 metri partendo dal Colle Valsecchi e l'avvicinamento più classico è quello tramite il sentiero della direttissima, oppure usando come base di partenza il Rifugio Rosalba.

La via viene percorsa anche in invernale, ma le condizioni e le difficoltà cambiano notevolmente.

 
   

 

  La Punta Angelina vista dal Canalone Angelina Vista sopra le nuvole da uno dei torrioni della Cresta Segantini
     
 

SCHEDA ALPINISTICA

 
     
LOCALITA': Ballabio (LC)  
PARTENZA: Piani dei Resinelli  
ARRIVO: Cima della Grignetta  
QUOTA PARTENZA: 1350 m s.l.m.  
QUOTA ARRIVO: 2177 m s.l.m.  
DISLIVELLI: 827 m di cui 548m di avvicinamento e 279 m di via (sviluppo totale via 500 m)  
TEMPO DI PERCORRENZA: 2 h per l'attacco al Colle Valsecchi per il sentiero della Direttissima - 4 h 30 min (variabili a seconda dei tiri di corda)  
DIFFICOLTA': AD-  -  passaggi di II° e III° con un passaggio di IV-  
ATTREZZATURA: Abbigliamento e calzature da alpinismo (meglio scarpette da arrampicata), corda da 60 metri, imbragatura, cordini e fettucce, qualche dado e friends per le protezioni intermedie  
TIPO DI PERCORSO: Avvicinamento per sentiero attrezzato con moderata esposizione, via alpinistica con molte discese in arrampicata ed esposta, consigliabili due doppie. Presenti solo fittoni per soste e/o calate, il percorso anche se facile è conveniente attrezzarlo con qualche protezione intermedia.  
DESCRIZIONE:

Si raggiungono i Piani dei Resinelli e seguendo la strada che sale a destra che si trasforma in sterrata si raggiunge un piccolo slargo dove è possibile parcheggiare. Si segue un piccolo sentierino nel bosco fino a giungere al Rifugio Porta. Alle spalle del rifugio, si segue il sentiero che risale verso nord nel bel bosco di faggi. Usciti dal bosco si giunge ad un bivio dove si segue il sentiero che traversa verso sinistra seguendo le indicazioni per il sentiero della direttissima in direzione ovest. Il sentiero conduce dopo poche decine di minuti ad effettuare un traverso esposto aiutati dal cavo di sicurezza e da alcune placche metalliche, si risale la scala metallica, si supera un camino, giungendo ad una selletta. Si scende ed effettuando un lungo traverso si risale un'altra sella dove alla nostra sinistra si slaciano le belle guglie della Lancia e del Fungo. Poco più avanti alla nostra destra si trova il Canalone Angelina. Si lascia dunque il sentiero della Direttissima e si risale il largo e suggestivo canalone con facili balze rocciose fino a giungere poco sopra il Colle Valsecchi dove ha inizio la Cresta Segantini.

Si attacca il primo torrione della cresta, salendo il piccolo camino / canale fino ad una forcelletta. Qui si trova il passaggio più difficile dell'intera via, dove è necessario prima spaccare sul torrione successivo per poi risalire un tratto strapiombante. Il passaggio è esposto e abbastanza fisico, ma ricco di appigli con difficoltà di IV-. Superato questo breve tratto l'arrampicata continua con passaggi di II° fino a giungere in cima al torrione. Si effettua un traverso in cresta fino a giungere dalla parte opposta e senza salire il culmine del torrioncino lo si aggira per poi scendere in un intaglio con passaggi di III° o una breve calata.

Si sale la facile parete con appigli soventi ma molto levigati dall'usura con difficoltà di III°, si piega a destra nella parte alta e si raggiunge la base di un ripido camino. Si risale il canale per la facile parete del lato destro fino alla sua fine in cresta. Aggirare a destra la cuspide sovrastante del torrioncino chiamato Vertice Dorn dove è necessario scendere ad una piccola forcella. Qui bisogna passare al torrione successivo con una spaccata abbastanza esposta, ma non molto difficile. Toccato l'altro torrione si risale per alcuni metri il Torrione Svizzero per circa 40 m con passaggi di III°.

Senza risalire troppo si traversa a destra fino alla base di un caminetto, dove è presente un fittone. Si risale per circa 15 metri con un passaggio piuttosto stretto ma non superiore al III° e si prosegue per cengia verso destra aggirando il torrione della Finestra fino ad una sosta prima di una forcella. Si scende la forcella e ci si porta sul versante nord. Da questo punto occorre seguire una cengia in piano che conduce alla base di un camino / canale. Si risale il facile camino e si prosegue proseguire per un'altra cengia pianeggiante e con alcuni passaggi in arrampicata un po' esposti. Dopo una cinquantina di metri la cengia si interrompe bruscamente. Qui è opportuno calarsi con una doppia oppure scendere il piccolo salto roccioso e traversarlo leggermente verso sinistra con passaggi di III°. Qui sono presenti due fittoni per poter assicurare la discesa. Giunti alla base ci si sposta sul versante opposto e si risale il ripido pendio roccioso con facili passaggi di I° e II°. Qui vista la facilità del percorso è consigliabile salire di conserva. Arrivati al colletto tra il Pilone Centrale e la Bastionata si risale un secondo canale con facile arrampicata che conduce nuovamente in cresta presso il culmine della Bastionata. Si percorre la facile cresta fino ad una breve discesa, seguita da un breve passaggio in spaccata che riconduce sul filo della cresta.

Si prosegue brevemente sul filo di cresta fino ad una discesa verticale, dove è consigliabile eseguire una doppia giungendo alla base dell'intaglio. Qui si può optare se seguire il sentierino che porta alla Cresta Cermenati e quindi in pochi minuti si arriva in vetta, oppure risalire la parete opposta uscendo poi in vetta. Per motivi di tempo abbiamo optato per breve sentiero.

 
Il canalone angelina da risalire
Il primo tratto di arrampicata
discesa dai torrioni
La risalita del secondo torrione
La salita lungo la parete, si notano i molti appigli
Il successivo torrione da risalire dopo la discesa
altro tratto ben appigliato, ma verticale

Altra discesa, dietro non è visibile ma c'è il salto tra un torrione e l'altro, poi si traversa fino alla sosta

Il bellissimo ambiente sottostante La risalita in conserva di un tratto facile La cima della Grignetta sullo sfondo nei pressi dell'ultima calata