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Rothorn e Piccolo Rothorn - Val D'Ayas

Escursione del 22/10/2007

   

 

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Il Rothorn alto 3150 m s.l.m., è situato sulla cresta spartiacque tra la Val d'Ayas e la Val di Gressoney. Sorge a nord della Testa Grigia e in posizione isolata rispetto alle vette circostanti, garantendo una ottima visibilità sulle due valli e sulle cime del Monte Rosa. La vetta è anche molto solitaria in quanto rimane più bassa rispetto al vicino Testa Grigia, adatta a chi vuole godere di un panorama stupendo e molta tranquillità.

La vetta è composta da due cime gemelle separate da un intaglio; la cima più a sud e leggermente più alta ed è quindi la vera vetta. La cresta sud, scende frastagliata verso il colle che separa Il Rothorn dal Testa Grigia. Il versante ovest scende ripido e strapiombante verso la Val d'Ayas, mentre quello orientale rimane sempre piuttosto ripido e roccioso, ma meno impressionante.

Questa bellissima cima vanta una prima salita effettuata da Horace de Saussure nel 1789, un grande studioso che ha girato le alpi per studiarne l'ambiente e la geologia, diventando anch'esso a suo modo un pioniere dell'alpinismo.

La salita al Rothorn dal versante di Ayas è piuttosto impegnativa, soprattutto se la partenza avviene dal Crest o da Champoluc. Per accorciare i tempi è conveniente prendere gli impianti fino ad Ostafa.

Lungo il percorso, ci sono diversi passaggi su petraia e grossi sfasciumi con una discreta pendenza, mentre il tratto finale della salita comporta alcuni brevi passaggi di I° - II° massimo.

 
   

 

  Il Rothorn visto dal colle a quota 3004 m La vetta del Rothorn, sullo sfondo i Breithorn e il Lyskamm.
     
 

SCHEDA ESCURSIONISTICA

 
     
LOCALITA': Champoluc - Val d'Ayas (AO)  
PARTENZA: Arrivo funivia Crest  
ARRIVO: Rothorn Vetta - con passaggio dal Piccolo Rothorn  
QUOTA PARTENZA: 1935 m s.l.m.  
QUOTA ARRIVO: 3152 m s.l.m.  
DISLIVELLI: 1217 m  in salita  
TEMPO DI PERCORRENZA: 3 h - 3h 30 min  
DIFFICOLTA': EE  
ATTREZZATURA: Abbigliamento e calzature da escursione - consigliati scarponi da alpinismo  
TIPO DI PERCORSO: Percorso inizialmente su carrozzabile, poi tracce di sentiero, sfasciumi, petraia e in ultimo facili arrampicate  
DESCRIZIONE:

La partenza del mio giro avviene dal Crest, raggiungibile con l'omonima funivia da Champoluc. Si percorre la larga e comoda strada carrabile che risalendo quelle che di inverno si trasformano in piste da sci, conduce a Ostafa, fino a raggiungere l'arrivo del secondo tronco di funivia e la partenza della seggiovia. Il percorso è piuttosto comodo, solo a volte un po’ ripido, ma lascia apprezzare il panorama che via via diventa sempre più interessante. Questo pezzo, che per molti può risultare noioso, può essere evitato prendendo la funivia di Ostafa, se aperta.

Raggiunta Ostafa si intraprende il sentierino in direzione del Testa Grigia, contrassegnato con il numero 11 - 12 e lo si percorre fino a raggiungere i primi grossi massi, dove viene segnalato un bivio che divide i due percorsi. Noi seguiamo l'indicazione per il n° 11, che subito si trasforma in una vaga traccia per poi sparire tra l'erba e le rocce. Il riferimento principale per imboccare il colle a quota 3004 giusto sono i due corni di roccia posti a nord del Testa Grigia; il colle si trova alla loro sinistra.

Si risale inizialmente il pendio erboso in direzione dei due corni, cercando di spostarsi leggermente a destra in corrispondenza di un grosso bastione di roccia scura. Si raggiunge così la zona di sfasciumi che si risale tenendo sempre la stessa direzione, fino a circa a 100 metri dal bastione di roccia a circa 2700 m di quota. Da qui si può scegliere se risalire ancora nella stessa direzione e superare in altezza la bastionata rocciosa e traversarla dall’alto oppure traversarla dal basso sempre verso sinistra cercando sempre di guadagnare quota, fino ad arrivare sotto l'intaglio dei due corni di roccia. Raggiunta poco sotto la base dei due corni si traversa verso sinistra per raggiungere il colle a quota 3004.

Lungo il percorso si trovano alcuni vecchi ometti in pietra ad indicare il percorso.

Dal colle è ben visibile la vetta del Rothorn e a destra la grossa cresta pianeggiante del Piccolo Rothorn chiamato anche Blach.

Dal colletto si scende di circa 100 metri nel versante orientale della cresta, per imboccare il sentiero 10 che proviene da Gressoney procedendo in direzione del Piccolo Rothorn. Il percorso è molto dolce su terriccio polveroso e qualche breve pietraia, questa zona viene indicata nelle mappe come oasi di protezione. Già da questa piccola piana, la vista sui Liskamm e sul Monte Rosa è ravvicinata e molto suggestiva.

Procedendo in falsopiano, si raggiunge facilmente la larga cresta del Piccolo Rothorn, dove piegando decisamente a destra si raggiunge la massima elevazione a quota 3025 metri. Prestare attenzione sul bordo della frastagliata cima, in quanto il terreno è friabile.

Per raggiungere invece la cima del Rothorn, bisogna ritornare indietro e ripercorrere per qualche decina di metri il sentiero fatto precedentemente, fino ad incrociare alla nostra destra gli ometti che indicano la via di salita alla cima. Bisogna prestare attenzione in quanto non sono ben visibili, pertanto è meglio procedere tenendo d'occhio la nostra destra.

Si comincia a salire tra le tracce di un vago sentiero naturale e gli ometti che sono visibili di tanto in tanto indicando il percorso da seguire. Il primo tratto sale moderatamente, a volte ripido su erba e piccole rocce, raggiungendo in breve la cresta Nord Est dove è situato un paletto di legno sopra un grosso ometto di pietra.

Qui il percorso per un breve tratto passa parallelo alla cresta restando qualche metro più all’interno, per poi traversare verso sud, alla nostra sinistra, per aggirare le grosse rocce e la parete esposta a Nord Est.

Qui si inizia a salire per brevi balzi di roccia su terreno scivoloso e friabile con alcuni passaggi di facile arrampicata. Si raggiunge il primo passaggio chiave, dove si deve superare un piccolo camino, con un paio di passi di arrampicata classificabili di I° e II° grado al massimo.

Si prosegue sempre in linea retta con la cresta sommitale in direzione della cima più a nord segnalata con un grosso ometto di roccia, sempre superando facili balzi di roccia. Il pericolo maggiore sono le pietre instabili che costituiscono questa cima, pertanto e consigliabile sondare bene l’appoggio o l’appiglio che si va a prendere.

Si raggiunge finalmente la cima posta più a nord, ma se si vuole raggiungere la vera cima, è necessario proseguire la cresta in direzione sud, fino a raggiungere l’intaglio di roccia che separa le due cime. Si scende arrampicando le facili rocce, facendo attenzione, in quanto si è moderatamente esposti e si risale la seconda ed effettiva cima del Rothorn.

Il ritorno avviene dallo stesso percorso di andata.

 
La partenza dal Crest lungo la strada carrozzabile che conduce a Ostafa
L'arrivo a Ostafa e la seggiovia dove passa il sentiero
Il sentiero per il Testa Grigia, da seguire inizialmenti fino a portarsi in corrispondenza dei due corni rocciosi
In lontananza si vedono i due corni (gendarmi) rocciosi alla sinistra del Testa Grigia, qui si abbandona il sentiero e si prosegue verso di loro
I due grossi corni rocciosi e la bastionata sulla destra. Alla sinistra dei due corni si trova il colle da raggiungere
Il colle a quota 3004
Il versante orientale del Rothorn, già visibile in fondo a sinistra, mentre sulla destra si trova il pianoro che porta al piccolo Rothorn
Il versante Nord e Nord-Est del Rothorn visto dal Piccolo Rothorn
Un tratto della via di salita alla cima, in corrispondeza del sentiero 10 che proviene da Gressoney

Un secondo tratto di percorso verso la cima dove si trovano gli ometti in pietra

Un ulteriore tratto di salita, dove è già visibile la cima nord Un tratto di facile arrampicata nel piccolo camino La risalita dall'intaglio di roccia tra le due cime, prima di raggiungere la vera vetta