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Polluce 4091 m

Cresta sud ovest - Via Normale - Val d'Ayas

Ascensione del 20/07/2008

   

 

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Il Polluce alto 4.091 m è una delle cime più occidentali del gruppo del Monte Rosa. Posto tra la cima del Castore e del Roccia Nera, il Polluce è una cima di gran soddisfazione per l’ambiente e la varietà che offre il percorso della via normale. Dalla cima del Polluce è possibile ammirare la bella parete ovest del Castore e tutta la cresta dei Breithorn, oltre al bel panorama di privilegio sulla stupenda Val d’Ayas.

Dal versante svizzero rivolto a nord il Polluce e il castore sono molto simili e vengono chiamati I Gemelli. Nella mitologia greca, Polluce e Castore sono due gemelli guerrieri, dove Polluce era immortale, mentre Castore era il fratello mortale. Castore venne ferito mortalmente durante un combattimento e Polluce, molto attaccato al suo fratello gemello, implorò Zeus di farlo morire per restare a lui vicino. Probabilmente vista la maggiore difficoltà nella salita di questa cima gli è stato attribuito il nome del fratello più forte.

La prima salita del Polluce risale al 1° Agosto 1864 dagli Svizzeri Jules Jacot, Peter Taugwalder e Josef Penner, passando dalla porta nera.

L’ascensione viene normalmente effettuata lungo la cresta sud-ovest, classificata PD+ nella scala delle difficoltà alpinistiche, con passaggi di misto e un breve passaggio su roccia ben attrezzato di catene. Un’altra via abbastanza frequentata, ma solo se le condizioni del ghiacciaio lo permettono è tramite la parete Ovest con inclinazioni fino a 45°. Sono presenti crepacci nella zona adiacente il rifugio e poco prima del colle di Verra, di norma visibili.

 
   

 

  La cresta finale e la cima del Polluce Il Polluce, la cima al centro e isolata, visto dal Pian di Verra Inferiore
     
 

SCHEDA ESCURSIONISTICA

 
     
LOCALITA': Saint Jacques - Val d'Ayas (AO)  
PARTENZA: Rifugio Guide d'Ayas  
ARRIVO: Vetta del Polluce  
QUOTA PARTENZA: 3394 m s.l.m.  
QUOTA ARRIVO: 4091 m s.l.m.  
DISLIVELLI: 697 m  in salita e discesa + discesa dal rifugio con altri 1705 m (totale discesa 2402m)  
TEMPO DI PERCORRENZA: 3 h  
DIFFICOLTA': PD+ con tratti di roccia di II° e canalino di 45°  
ATTREZZATURA: Abbigliamento e calzature da alpinismo, ramponi, picozza, corda, imbragatura. Utile cordino con moschettone per il tratto attrezzato e attrezzatura necessaria per la sicurezza della cordata  
TIPO DI PERCORSO: Percorso su ghiacciaio con tracce di norma abbastanza evidenti, tratto di misto e tratto di arrampicata attrezzata con catene. Anello di calata sul tratto finale della parete per calata in doppia  
DESCRIZIONE:

Dal rifugio Guide di Ayas ci si porta alle spalle di esso passando dalla terrazza di atterraggio degli elicotteri e si sale in direzione est/nord-est verso lo sperone roccioso che si erge dietro il rifugio. Normalmente è presente una traccia ben evidente. Si raggiunge la base dello sperone roccioso che costeggiamo e puntando sempre in direzione est / nord-est si procede verso il passo di Verra. Bisogna prestare molta attenzione in quanto la zona a nord del rifugio è molto crepacciata, pertanto è sconsigliato il passaggio.

Siamo quindi al centro del Piccolo ghiacciaio di Verra, dove alla nostra sinistra abbiamo una bastionata di seracchi, mentre alla nostra destra il ghiacciaio precipita in altrettanti seracchi. Si resta pertanto in posizione centrale e da questo punto è già ben visibile il colle di Verra.

Proseguendo lungo il ghiacciaio si raggiunge in linea d’aria e alla nostra sinistra la base della rocciosa cresta sud-ovest del Polluce. Qui senza raggiungere il culmine del Passo di Verra si piega a sinistra in direzione nord-ovest puntando verso le imponenti rocce della cresta sud-ovest del Polluce. Si traversa quindi tenendo la stessa direzione e risalendo leggermente di quota fino a portarsi sotto la cresta rocciosa, la si supera e dopo qualche decina di metri si giunge alla base di un canalino di circa 40° di pendenza, compreso tra la cresta rocciosa (alla nostra destra) e delle piccole bastionate rocciose (alla nostra sinistra).

Si risale in ripido canalino restando vicini alla cresta rocciosa alla nostra destra, in alcuni punti è anche necessario usare la picozza per la risalita, a causa della forte pendenza e di alcuni tratti più ghiacciati. Superato il canalino, si giunge al tratto di roccette dove il ghiaccio lascia il posto alla roccia. Qui è consigliato lasciare calzati i ramponi in quanto è facile trovare del verglass sulla roccia rendendola pericolosamente scivolosa.

Si superano facilmente delle roccette, in un percorso abbastanza logico tra le rocce cercando di procedere il direzione nord/nord-est. Superati i facili risalti rocciosi si giunge infine alla base del camino attrezzato con catene. Dapprima si deve fare un breve passaggio in traverso su una placca piuttosto liscia, ma con dei discreti appoggi per i piedi, che per chi non ha confidenza con l’uso dei ramponi sulla roccia, possono risultare difficili da passare. Questo passaggio è comunque facilitato da una catena lungo tutta la placca. Al termine del traverso si giunge alla base vera e propria del camino, dove un’altra catena aiuta a superarne il primo tratto. Questo passaggio è ostacolato da una roccia appuntita dove nelle sue cavità è facile trovare del ghiaccio. Superato questo secondo tratto di catena, si arriva ad un altro salto di roccia verticale da superare sempre con l’aiuto della catena. Questo passaggio è il più lungo in senso verticale, ma anche più ricco di appoggi e appigli, con l’aiuto sempre della catenza. Nei punti di sosta del tratto attrezzato sono presenti delle piccole soste per fare eventualmente sicura ai compagni di cordata. Mentre nell’ultimo tratto è necessario avere almeno 10 metri di corda disponibile per poter fare sicura dall’alto.

Dopo aver superato il tratto attrezzato si giunge all’anticima del Polluce, dove si trova eretta una statua della Madonna rivolta verso la Val d’Ayas. Da qui è ben visibile davanti a noi e in direzione nord-est la cresta che porta fino in cima.

Si percorre l’esile cresta con una discreta esposizione, ma non fastidiosa fino a raggiungere la cima vera e propria del Polluce.

Per la discesa si percorre a ritroso il percorso di andata. Lungo il tratto attrezzato, è possibile effettuare una calata in corda doppia disponendo di una corda da 60 metri oppure di due mezze corde da 30 metri. Questa risulta più utile nel caso ci sia affollamento lungo il camino oppure se si vuole evitare la discesa più difficoltosa utilizzando le catene. Nel caso invece le condizioni del ghiacciaio sono buone si può optare per la parete ovest con pendenze fino a 45°.

PARETE OVEST - Da percorrere solo in caso di buone condizioni del ghiaccio e della neve

Dalla base del canalino sud-ovest si prosegue in direzione nord costeggiando la base del Polluce fino a superare completamente la cresta sud-ovest e giungendo sotto la parete ovest. Da qui si risale piuttosto linearmente il ripido pendio per  circa 150 metri fino ad arrivare a vista dell’anticima del Polluce che si trova alla nostra desta appena sopra la cresta rocciosa. A questo punto si taglia brevemente il pendio in direzione sud fino a giungere all’anticima. La salita in cima è al stessa descritta qui sopra. Questo itinerario può essere utilizzato come discesa alternativa al tratto attrezzato.

 
Appena lasciato il rifugio ci si incammina verso il colle di Verra
salendo ancora verso il colle di Verra
Prima del Colle di Verra si piega a sinistra verso nord-ovest verso le imponenti rocce del Polluce
Il canalino a 45° da risalire per raggiungere le rocce.
Il Tratto attrezzato con il traverso sulla placca liscia
L'anticima del Polluce dove si trova la statuetta della madonna rivolta verso la Val d'Ayas
La cresta finale che porta alla cima del Polluce

La vista verso i Lyskamm dalla cima del Polluce

La discesa lungo la parete Ovest del Polluce con inclinazione fino a 45° La vista della parete Ovest dal ghiacciaio di Verra