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Ferrata Simone Contessi al Monte Due Mani - cresta sud - Ballabio (LC)

Escursione del 01/06/2008

   

 

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Il Monte due Mani è situato a nord-est da Lecco e a sud-est dalla Grigna Meridionale (Grignetta). E' una cima molto panoramica sulla pianura padana e sulle principali cime della Valsassina. L'ambiente è tipico delle Grigne e delle Orobie, selvaggio, con bellissimi pendii verdi e fioriti e rocce dolomitiche che affiorano dall'erba. Gli itinerari di salita sono diversi e da diverse località, normalmente salito da Ballabio e da Maggio su sentiero, questa cima è anche raggiungibile con una ferrata e successivamente per sentieri attrezzati partendo dalla strada per Morterone.

La ferrata per il Monte due Mani è classificata come difficile, in quanto si affrontano una serie di pareti verticali, dove l'unica attrezzatura fissata sulla roccia è una catena. Si trovano molto di rado delle placchette metalliche nei punti più critici. L'esposizione è moderata, ma senza eccedere, mentre i passaggi sono molto tecnici. Con un buon uso di gambe e braccia, si supera senza difficoltà, altrimenti è necessario molta forza per tirarsi su con le catene. La ferrata finisce a circa metà del percorso per la cima, mentre il secondo tratto che porta in cima è un bel sentiero attrezzato in cresta molto bello e panoramico. Un piccolo sentiero passa a fianco alle bastionate rocciose della ferrata permettendo una via di fuga nel caso si debba abbandonare la ferrata. Una salita di stampo alpinistico, nonostante la bassa quota, ma che richiede un buon uso di tecnica e resistenza fisica. Il divertimento è assicurato e il panorama sulle cime lecchesi è molto bello. Sulla cima oltre la croce, c'è un bivacco di emergenza.

 
   

 

  La cima del Monte due Mani vista dal sentiero, a destra si nota il facile percorso di cresta Il bivacco sulla cima del Monte due Mani
     
 

SCHEDA ESCURSIONISTICA

 
     
LOCALITA': Ballabio (LC)  
PARTENZA: Strada per Morterone (LC)  
ARRIVO: Monte Due Mani (via Ferrata Simone Contessi e cresta sud)  
QUOTA PARTENZA: 950 m s.l.m.  
QUOTA ARRIVO: 1656 m s.l.m.  
DISLIVELLI: 350 m via ferrata - 356 m alla cima del  Monte due Mani - Totale salita 706 m  
TEMPO DI PERCORRENZA: 10 min per l'attacco ferrata - 1 h 30 min per via ferrata - 1 h 30 min per cima Tovo - Totale 3 h. Per discesa c.a 2 h  
DIFFICOLTA': EEA-D  
ATTREZZATURA: Abbigliamento e calzature da alpinismo, corda, imbragatura, set ferrata, casco  
TIPO DI PERCORSO: ferrata difficile, con roccia buona e piena di appigli e appoggi. Presente solo la catena per assicurazione e aiuto alla salita. Proseguimento su sentiero attrezzato in cresta fino alla cima.  
DESCRIZIONE:

Per raggiungere l'attacco della ferrata bisogna percorrere con l'auto la strada che da Ballabio (LC) porta al piccolo nucleo di abitati di Morterone (il comune più piccolo d'Italia). Si percorre la strada per circa 4,5 km e tenendo d'occhio il lato sinistro della strada si nota una rientranza della strada con i cartelli che indicano la ferrata. Inoltre è facile trovare qualche macchina parcheggiata nelle vicinanze, che fa intuire di essere nelle vicinanze. Purtroppo la strada è molto stretta e le possibilità di parcheggio sono limitate, pertanto è consigliabile partire presto.

Si intraprende quindi il piccolo e ripidissimo sentiero che sale verso le bastionate rocciose, con un buon scorcio su Lecco e sulla pianura. Dopo circa 10 minuti di cammino si perviene all'attacco della ferrata, indicata con una targa che riporta il nome di Simone Contessi.

I primi tratti di roccia sono subito ripidi e impegnativi, pertanto è consigliabile non bruciare subito troppe energie per non pregiudicare la salita. Si risale su roccia ruvida verticalmente, dove in alcuni punti si trovano delle placchette per l'appoggio dei piedi. Gli appigli sono buoni e con una buona padronanza di tecnica di arrampicata si superano senza usare pesantemente la catena.

Terminato questo primo tratto si prosegue su sentiero fino a raggiungere la seconda bastionata rocciosa, dove si deve inizialmente traversare verso destra e poi ripiegare di nuovo a sinistra risalendo la parete di roccia. Il tratto è breve ma abbastanza tecnico in un paio di punti. Lungo tutta la ferrata è ben visibile il sentiero che risale a fianco delle bastionate rocciose evitando i tratti di ferrata e dando la possibilità di abbandonare la ferrata.

Superato questa seconda paretina, si percorre un breve tratto di sentiero per portarsi sotto la terza parete, più lunga delle prime due. Qui i passaggi sono impegnativi, ma in alcuni punti si addolcisce lasciando il tempo di riprendere fiato. Si risale inizialmente in verticale per poi traversare verso destra e riprendere a salire per uno spigolo roccioso leggermente strapiombante. In questo tratto la catena è di grande aiuto. Si arriva dunque nei pressi di una pianta dove la ferrata si addolcisce e prende più le sembianze di un sentiero attrezzato, fino a uscire ad un'altro tratto su sentiero normale che ci porta sotto la quarta parete, la più difficile e impegnativa.

Al momento del nostro passaggio il tratto era chiuso per manutenzione.

Qui si trova, sia la catena che il cavo per agganciare i moschettoni e si deve risalire la ripida ed esposta parete prima in verticale verso sinistra e poi in diagonale, ma sempre in verticale, verso destra. In questo tratto i punti di appoggio sono più scarsi e richiede una buona padronanza. In ogni caso c'è sempre il sentiero che aggira la parete alla sua destra.

Risalita la parete ci si trova su un bel pendio erboso e panoramico, dove la vetta è ben visibile. Questo è un punto che merita una pausa fotografica.

Si prosegue lungo il sentiero che ci porta sulla cresta della montagna dove in alcuni punti è attrezzato con la catena, passando per brevi tratti aerei molto belli e con passaggi di roccia a volte non molto banali. Il percorso resta comunque ben protetto e facilmente superabile. Si continua lungo la cresta fino ad incrociare l'ultimo tratto di ferrata, su una paretina breve, ma verticale con un passaggio nei pressi di una pianta che aiuta a risalire il balzo di roccia sovrastante, dove sono presenti anche due placchette per facilitare l'appoggio dei piedi.

Questo tratto può essere difficoltoso per persone di medio bassa statura in quanto sia gli appoggi che gli appigli più comodi, sono ben distanziati.

Passato quest'ultimo tratto si continua a percorrere la cresta fino a ricongiungersi con il sentiero di salita normale e si raggiunge la cima.

Per il ritorno ci sono due possibilità per ritornare al punto dove si è lasciata l'auto: la prima è quella di ripercorrere lo stesso percorso di andata, ma utilizzando il ripido sentiero che scende al fianco della cresta e della ferrata. La seconda con un bel giro ad anello, ma piuttosto scomoda in quanto si scende sempre sulla strada per Morterone, ma a circa 4 km più avanti dell'attacco della ferrata, costringendo a camminare per circa 40 minuti su asfalto.

 

RITORNO CON GIRO AD ANELLO:

Descrivo il giro ad anello, che permette di scendere dal versante orientale della montagna. Ricordo che con questo percorso si deve poi camminare per 4 Km su asfalto.

Dalla cima con la croce di vetta si continua lungo la cresta della cima fino alla seconda cima posta più a nord e si ridiscende lungo il sentiero, seguendo le indicazioni per Maggio con il sentiero 22, che porta direttamente a un alpeggio diroccato su di un colle, che fa da spartiacque tra la Valle di Desio con il paese di Maggio e la Valle di Medde con il paese di Morterone. Dall'alpeggio abbandonato si segue il sentiero alla nostra destra (sud) scendendo lungo un sentierino che spesso si perde nella vegetazione e che in breve ci riporta sulla strada asfaltata all'altezza circa del Km 9. Si prosegue quindi per circa 4 km la strada fino ad arrivare al punto di partenza. Esiste la possibilità di evitare dei tratti di strada asfaltata tagliando, dove possibile, per i ripidi pendii erbosi. Alternativa rischiosa e non raccomandabile in quanto sono molto ripidi e si rischia di finire al di sopra dei muri di protezione lungo la strada.

 
La partenza della ferrata lungo la strada per Morterone
Il sentierino che porta all'attacco della ferrata
Primo tratto di ferrata verticale
La seconda parete da affrontare
La terza parete da affrontare
Un particolare della terza parete
Una visione dell'esposizione della terza parete
Il tratto più impegnativo della salita, la quarta parete
Un tratto aereo della cresta
Altro particolare della cresta

Il facile sentiero alto di cresta che porta in cima

Un tratto di sentiero in discesa effettuando il giro ad anello Il piccolo alpeggio dove poi si scende per Morterone Il tratto di sentiero che scende verso la strada per Morterone