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Ferrata Venticinquennale - Corno di Canzo Occidentale - Canzo (CO)

Salita del 24/05/2009

   

 

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La ferrata del Venticinquennale ai Corni di Canzo è la via di salita al Corno Occidentale passando per la sua parete ovest e sud. Questa via ferrata è considerata difficile, soprattutto ora che sono stati fatte delle modifiche (migliorie) sul percorso originale. L’attrezzatura al mio passaggio è in ottime condizioni e in alcuni tratti ( i nuovi) è presente oltre alla classica catena, anche il cavo con guaina per i moschettoni. Una nota di critica va alla catena che essendo molto spessa, dove non è presente il cavo è scomoda per posizionare i moschettoni. Ciò che rende anche impegnativa la ferrata è l’avvicinamento piuttosto lungo che dalle fonti del Gajum ci portano all’attacco della ferrata. Inoltre a causa della quota bassa, dell’esposizione a sud sud-ovest e della presenza della pianura alle spalle, questo percorso in estate è sconsigliato. Pertanto le stagioni migliori sono la primavera e l’autunno.

La ferrata invece offre interessanti passaggi molto tecnici e la possibilità di arrampicare su ottima roccia con buoni appigli e pareti verticali e strapiombanti. Consigliata a chi ama arrampicare e a chi preferisce le vie corte ma intense. Sconsigliata invece a principianti o a chi non ha mai percorso vie ferrate.

 
   

 

  Il Corno di Canzo Occidentale visto dal sentiero di avvicinamento La croce di vetta del Corno occidentale di Canzo
     
 

SCHEDA ESCURSIONISTICA

 
     
LOCALITA': Canzo (CO)  
PARTENZA: Fonte del Gajum (CO)  
ARRIVO: Corno di Canzo Occidentale (via Ferrata del venticinquennale)  
QUOTA PARTENZA: 485 m s.l.m.  
QUOTA ARRIVO: 1373 m s.l.m.  
DISLIVELLI: 250 m via ferrata - 638 m avvicinamento - Totale salita 888 m  
TEMPO DI PERCORRENZA: 1 h 30 min per l'attacco ferrata - 2 h per via ferrata  - Totale 3 h 30 min.  
DIFFICOLTA': EEA-D  
ATTREZZATURA: Abbigliamento e calzature da alpinismo, corda, imbragatura, set ferrata, casco  
TIPO DI PERCORSO: ferrata difficile, con roccia buona e piena di appigli e appoggi. Presente solo la catena per assicurazione e aiuto alla salita. Proseguimento su sentiero attrezzato in cresta fino alla cima.  
DESCRIZIONE:

Si parte dalla fonte del Gajum sopra il paese di Canzo (CO) e seguendo la strada principale ci si inoltra nel bellissimo bosco. Qui le indicazioni sono molto visibili e facili da seguire e si procede in direzione del Terz’Alpe. Prima di giungere a questo piccolo alpeggio nella bellissima pineta, si passano altri due alpeggi non meno importanti e belli. Nella stagione estiva e primaverile, questi alpeggi di bassa quota sono di norma aperti al pubblico e offrono spesso un buon ristoro oltre che a prodotti tipici.

Si segue quindi la larga carrareccia fino alla località Terz’alpe dove si trovano le altre indicazioni senti eristiche. Qui si imbocca il sentiero che sale ripido alla nostra sinistra seguendo le indicazioni per il Corno Occidentale di Canzo e della via ferrata.

Il percorso ora è tutto su sentiero, largo ma ripido nella folta boscaglia riparandoci per buona parte dal sole. Una volta usciti dal bosco ci si trova davanti al corno di Canzo occidentale e l’attacco della ferrata è proprio di fronte. E’ sufficiente raggiungere la base della parete ovest dove si nota subito l’inizio della ferrata.

Si parte subito con una parete verticale in leggero traverso verso sinistra ma con buoni appigli e appoggi per i piedi, dove si può arrampicare bene senza l’ausilio della catena per progredire. Superato questo primo breve tratto in leggero traverso si risale la parete verticalmente affrontando una placca liscia e povera di appigli. In questo tratto la catena viene in aiuto oltre ad una paio di appoggi resinati che permettono di superare una delle parti  più difficili dell’intero tragitto.

Superata la placca ci si sposta verso la parete sud effettuando un facile traverso sempre assicurati alla catena.  Qui troviamo un piccolo canalino verticale dove oltre alla consueta catena, troviamo anche il cavo con guaina che ci permette di agganciare in maniera più comoda i moschettoni. Anche questo tratto verticale presenta dei passaggi molto aerei e verticali dove nel punto più esposto e strapiombante si trovano dei pioli metallici in aiuto.

Si traversa di nuovo verso destra per poi trovare un altro piccolo tratto verticale per poi ritraversare di nuovo verso destra e risalire in verticale su una parete altrettanto strapiombante.

Superati questi altri due tratti impegnativi dal punto di vista tecnico, si effettua un lungo traverso sulla parete sud. Il traverso non è molto esposto se non in alcuni punti verso il finale dove sono presenti delle staffe che aiutano nel superamento di alcune placche lisce e povere di appoggi. Nella parte finale invece il traverso effettua anche una risalita obliqua su una parete lievemente strapiombante anche qui aiutata da alcune staffe.

Alla fine di questo lungo e a volte esposto traverso si giunge ad una scala metallica che per circa 10 metri ci porta su una larga cengia ed infine su un piccolo sentierino che ci porta alla parte finale della ferrata.

Questo è il tratto finale che risulta molto più facile dei precedenti passaggi. Si deve affrontare l’ultimo pilastro roccioso che solo nel tratto finale presenta una piccola placca liscia e lievemente strapiombante ma che si supera senza grosse difficoltà.

Usciti dalla ferrata è sufficiente seguire i bolli rossi sulle rocce e percorrere la piccola cresta a volte esposta fino alla cima del Corno Occidentale.

La discesa avviene seguendo i bolli rossi e ridiscendendo da un ripido ed esposto canalino, ma con appoggi e appigli molto evidenti e larghi ed un secondo canalino ancora più facile fino al sentiero sottostante. Raggiunto il sentiero si può fare tappa al Rifugio SEV oppure seguire il sentiero che alla nostra sinistra costeggia il corno occidentale da Nord verso ovest fino ad una grossa radura con una croce. Da qui si ridiscende sempre verso ovest (alla nostra sinistra) scendendo verso l’attacco della ferrata e quindi riprendendo il sentiero di andata.

Dalla cima in alternativa è possibile prendere un percorso meno esposto: Si segue a ritroso la cresta, come per tornare alla ferrata e poi si segue il piccolo sentierino che ridiscende nel canalino verso la radura con la croce.

 
Alla località Terz'alpe si imbocca il sentiero per il Corno Occidentale
L'avvicinamento lungo il ripido sentiero che porta alla base del Corno
L'arrivo all'attacco della ferrata
L'inizio della ferrata nel punto di placca liscia
L'arrivo e la vista sulle Grigne dal Corno Occidentale di Canzo